Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

lunedì 19 febbraio 2018

The Black Dahlia



Un giovane strillone di New York, con le edizioni di un giornale dedicate alla confessione dell'assassino della Dalia Nera con riferimento al brutale omicidio di Elizabeth Short. In realtà l'assassino non è stato mai trovato e il delitto resta tuttora irrisolto. La foto è del mitico fotografo, fotoreporter e scrittore statunitense Weegee (Arthur Fellig), 1947.

Il 15 gennaio il corpo di Elizabeth Short fu trovato a Leimert Park, un quartiere meridionale di Los Angeles. Il corpo fu scoperto intorno alle 10 del mattino dalla signora Betty Bersinger, a passeggio con la figlia di tre anni. Inizialmente la signora Bersinger pensò che si trattasse di un manichino abbandonato, ma una volta capito che era un cadavere la Bersinger corse alla casa più vicina e telefonò alla polizia.
Il corpo di Elizabeth Short era nudo e squarciato in due parti all'altezza della vita, mutilato e con vistosi segni di tortura; aveva i capelli tinti di rosso e le era stato lavato via accuratamente il sangue dal corpo. Il volto era mutilato da un profondo taglio da un orecchio all'altro, creando l'effetto chiamato Glasgow smile (Il Glasgow smile - conosciuto anche come Glasgow, Chelsea o Cheshire grin - è una ferita causata facendo piccoli tagli ai bordi della bocca della vittima, poi percuotendola e pugnalandola finché i muscoli del viso si contraggono, così che i tagli si estendano dalle guance alle orecchie).


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