Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

martedì 20 marzo 2018

Alois Hudal



Alois Hudal è stato un vescovo cattolico austriaco.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale stabilì una "ratline" (via di fuga) per i criminali di guerra nazisti denominata "la via dei ratti".

Nonostante la precedente adesione al nazismo, alla fine della guerra Hudal fu incaricato di occuparsi degli sfollati di guerra oltre ad essere prescelto come responsabile degli internati tedeschi in Italia. Il Vaticano si accordò con gli Alleati al fine di concedere uno speciale passaporto per i viaggi di Hudal. La fuga dei ratti venne materialmente finanziata dal capo dell'intelligence delle SS Walter Rauff e dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova.

In accordo con altre fonti, Hudal sembra fosse un informatore, con base in Vaticano, dello spionaggio nazista. Sono ben noti i suoi contatti a Roma con Walter Rauff - colui che sviluppò l'idea dello sterminio mobile mediante dei furgoni che immettevano i gas di scarico nel vano sigillato dove venivano caricati i prigionieri - il quale venne mandato a Roma nella primavera del 1943 per un periodo di sei mesi, in apparenza, senza alcun incarico specifico.

Hudal incontrò Rauff e insieme cooperarono per impostare una rete che permettesse la fuga dei nazisti al termine della guerra. Nei fatti Hudal fu uno dei principali organizzatori cattolici della via dei ratti, assieme all'ecclesiastico croato Krunoslav Draganovic. Nelle sue memorie postume, Hudal ricorda con amarezza lo scarso supporto da parte della Santa Sede alla guerra della Germania nazista contro il "bolscevismo senza Dio" combattuto sul fronte orientale. Hudal diverse volte nelle sue memorie si lamenta delle critiche che ricevette il nazismo dai diplomatici di Pio XII, e disse che considerava cosa buona e giusta salvare i ricercati tedeschi dalle persecuzioni degli alleati.



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